Michael Aemeritus Edelson, nel 1990, sulla sua scrivania all'Agenzia Magnum di New York dove da più di vent'anni seleziona e cura le foto di Cornell Capa, fratello di Bob Capa, riceve un plico proveniente dall'Italia contenente una manciata di immagini di Roberto Piero Ottavi.
Decide che, tra migliaia di altre che gli vengono continuamente proposte dai fotografi stessi e dalle agenzie di tutto il mondo, quelle immagini contengono secondo Edelson qualche cosa a lui ben noto: hanno il sapore conosciuto delle immagini dei Maestri con cui da anni condivide vita, lavoro e passione ma allo stesso tempo sono attuali e fresche. Decide di sottoporle all'esame dei componenti di Magnum Agency e ne nasce un rapporto con il fotografo genovese da anni trasferito in quel di Bassano del Grappa che ancora continua a distanza di quasi vent'anni.
Michael Aemeritus Edelson, oggi titolare della cattedra di Fotografia presso il New York Institute of Photography, tra le righe della sua prefazione al primo libro fotografico "Attimi" di Roberto Piero Ottavi scrive queste parole: “Nelle sue foto c'è molto di Robert Doisneau e ci sono scatti che sono Cartier-Bresson puro. In una realtà, quella odierna, in cui pare che i fotografi abbiano dimenticato la poesia, Roberto Piero Ottavi si stacca di numerose lunghezze e le sue immagini gridano a chi le osserva la loro dolcezza intrise come sono di una sottile malinconia che le rende sempre assolutamente uniche”.
Roberto Piero Ottavi nasce a Genova il 29 luglio del 1949 in una famiglia dove Leica è da sempre sinonimo di "fotografia" e matura il suo profondo amore per il telemetro assorbendolo inconsciamente fin dall'adolescenza. Prende infatti in mano la sua prima Leica all'età di 17 anni e non abbandona più l'essenzialità discreta ed insostituibile di un sistema che è profondamente radicato in lui e che conosce a fondo anche sotto il profilo storico e culturale.
Per anni frequenta l'ambiente dei pubblicisti e dei free lance genovesi e collabora con le principali riviste del settore oltre che con i quotidiani locali offrendo con successo le proprie immagini e pubblicando i propri scritti. Oggi è considerato uno dei più esperti utilizzatori delle nuove tecnologie digitali introdotte da Leica Camera nell'intento di affiancare il sistema digitale all'antico sistema analogico tradizionale e collabora direttamente con la Casa Madre Tedesca sia per i test sulle nuove attrezzature oltre che amministrare direttamente LEICAPASSION.COM © l'unico Forum Leica ufficialmente riconosciuto in Italia.
Ama quella che lui stesso ha battezzato "street life", il fotogiornalismo ed il ritratto ambientato della gente comune prediligendo le ottiche grandangolari e quelle ultraluminose. Lavora esclusivamente con apparecchi e obiettivi Leica traendone immagini di assoluta levatura artistico qualitativa.