“R_umore” nasce a giugno del 2021 e si sviluppa nell'arco di un'intera estate.
È una serie di autoscatti fatti in un appartamento disabitato sopra casa mia; sono salita per portare delle scatole di cose vecchie e sono rimasta colpita dalle luci che filtravano dalla finestra, dall'ambiente ma soprattutto da come mi sentivo io in quel luogo.
Così sono tornata, pomeriggio dopo pomeriggio, durante l'estate, ogni volta che sentivo la necessità di fotografare. Mi sono ritrovata a girare da una stanza all'altra, ad orari diversi, cercando oggetti dimenticati, osservando la luce che li faceva in un certo senso “rinascere”. Così ho pensato che sarebbe stato bello realizzare dei ritratti ma non avevo nessuna modella a disposizione, in quel periodo erano in vigore le restrizioni della pandemia. E in ogni caso, sarei stata in grado di comunicare ad una eventuale modella le sensazioni da far emergere?
Avrebbe provato le mie stesse sensazioni in base alla luce, all'oggetto e al momento?
Così, ho deciso di mettermi in gioco. Tutto dipendeva da me, dietro e davanti all'obiettivo, è stata per me una prova sia fotografica, sia personale. Ero da sola, con la mia macchina ma soprattutto con me stessa.
Una caratteristica che accomuna tutte le foto è quella che non si vede mai il mio volto. Dicono che dagli occhi si vede l'anima… io però volevo far uscire delle emozioni senza le espressioni del viso, volevo che fossero le luci, gli oggetti e l'umore del momento a far nascere la foto.
É proprio da qua che nasce l'essenza del progetto, dal titolo: R-umore… perché è l'unione di due parole: rumore e umore, credo infatti che tutto ciò che viene dall'anima faccia “rumore”.
Non ho mai pensato ad un set ben definito, è sempre stato un “incontro”, come lo chiamo io.
Ci sono stati dei pomeriggi dove salivo e scendevo senza aver scattato nessuna fotografia.
Infine, concludo dicendo che questa non è una serie che vuole sottolineare la violenza sulle donne o altre problematiche legate al mondo femminile, ma anzi, per me è stato un gioco, un divertimento... certo, ha fatto emergere delle sensazioni profonde, a volte tristi, (ha fatto appunto “R_umore”) ma alla fine è stata per me una crescita positiva, da donna e da fotografa.